Il gozzo tiroideo è l’aumento di volume della tiroide, ovvero quella ghiandola alla base del collo, fondamentale per numerose funzioni del nostro organismo
In questo articolo parliamo del gozzo tiroideo e di ciò che questa patologia comporta, oltre che delle cure.
Gozzo tiroideo, cause e sintomi
La causa più comune di aumento di volume della ghiandola tiroidea è il cosiddetto gozzo endemico, ovvero il caso in cui l’ingrandimento della tiroide è dovuto alla carenza di iodio. Questa condizione determina di conseguenza ad un aumento della secrezione di TSH, ovvero quell’ormone prodotto dall’ipofisi, una ghiandola che si trova alla base del cranio (encefalo). L’ormone TSH regola la funzione della tiroide, e il suo aumento produce un aumento conseguenziale delle dimensioni della ghiandola.
Esistono poi altre possibili cause del gozzo, legate però a malattie autoimmuni della tiroide.
È il caso della tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune diffusissima in cui la presenza di anticorpi anti-tiroide portaa una progressiva infiltrazione infiammatoria della ghiandola tiroidea. La conseguenza è il notevole ingrandimento di volume della ghiandola.
Per quanto riguarda invece la malattia di Graves, anch’essa malattia autoimmune, il gozzo è dovuto alla presenza di anticorpi tireostimolanti. Questi, oltre a determinare una eccessiva produzione di ormoni tiroidei, induce un aumento dimensionale diretto della tiroide per iperstimolazione della sua attività.
Infine, un’altra causa frequente di gozzo tiroideo è ovviamente l’aumento di volume legato alla presenza di noduli benigni o maligni all’interno della ghiandola. In questo caso il gozzo potrà anche essere asimmetrico, cioè presentarsi solo da un lato, con un ingrandimento della ghiandola e una asimmetria del collo a destra o a sinistra.
Altre possibili cause sono legate all’uso di farmaci o al consumo di quantità elevate di specifici cibi come cavoli, rape, broccoli e cavolfiori.
I sintomi
I sintomi base del gozzo sono facili da individuare. Il gozzo, infatti, aumenta di cospicue dimensioni e può dare difficoltà di deglutizione (disfagia) e di respirazione (dispnea) al paziente. Naturalmente l’altro segno di cui i pazienti si lamentano molto è l’importante inestetismo del collo che deriva dal gozzo, che appare grosso e accorciato.
Come si cura il gozzo tiroideo
Se il gozzo non è associato a sintomi compressivi, ovvero disfagia o dispnea, e non ci sono alterazioni ormonali, non è indicata alcuna terapiam, ma il semplice monitoraggio ecografico. Se invece il gozzo raggiunge grosse dimensioni si procede con un trattamento chirurgico chiamato tiroidectomia.
Nei pazienti con ipotiroidismo, ovvero con carenza di ormoni, è indicata la terapia sostituiva con ormone tiroidei. In quelli con ipertiroidismo, ovvero con eccesso di ormoni, si può procedere con una terapia medica soppressiva, oppure con l’intervento di tiroidectomia o con il trattamento iodio radioattivo o radio metabolico.
L’intervento chirurgico per gozzo tiroideo
Ad oggi, l’intervento chirurgico per gozzo è diventato un intervento estremamente mininvasivo, con incisioni sempre più piccole e meno evidenti e con risultati estetici eccezionali nel tempo. Anche la degenza e il decorso postoperatorio si sono decisamente accorciati. Basti pensare che un paziente sottoposto ad intervento di tiroidectomia resta ricoverato solo un paio di giorni. Iniziando nell’immediato la terapia sostitutiva con ormoni è in grado di riprendere tutte le proprie attività lavorative dopo soltanto 15 giorni.
L’intervento prevede l’asportazione totale della ghiandola tiroidea e questo garantisce il fatto che il gozzo non possa mai più ripresentarsi, così come la formazione di noduli sarà impossibile.