Che cos’è la fimosi? Come si individua, quali sono le cure e come funziona l’operazione?
I nostri genitali sono una delle aree più soggette a problematiche di vario genere, specie se si parla delle aree esterne, eppure per tabù tediamo a non informarcene. Questi problemi sono presenti specialmente negli uomini che per questo hanno la tendenza a soffrire e a non curarsi.
Tra le diverse patologie quella che affronteremo oggi con il Dr. Falato è la fimosi.
Che cos’è la Fimosi
Per prima cosa bisogna sottolineare che non si sta parlando di una vera e propria malattia, ma di una condizione morfologica anatomica maschile, che però potrebbe procurare gravi problematiche.
La fimosi è una patologia che viene definita come “restringimento del prepuzio”. A volte però questa situazione può portare a condizioni più gravi di una stenosi, ovvero il restringimento prepuziale, specie per le conseguenze che ne potrebbero derivare. In questi casi la fimosi provoca fastidio o dolore alla minzione sino ad un restringimento del meato uretrale, ovvero l’orifizio esterno dell’uretra, all’estremità del pene.
Il paziente affetto da fimosi risulterà maggiormente a rischio di balanopostiti, postiti o balaniti in forma acuta. Queste condizioni potrebbero peggiorare generando dolorose calcificazioni a livello del foglietto prepuziale interno. Così facendo, poi, si è maggiormente a rischio di forme neoplastiche a livello genitale. La parafimosi, inoltre, potrebbe essere causa di congestione del glande e di edema a livello del prepuzio, per poi generare a sua volta ulcerazione e necrosi del tessuto prepuziale.
Esistono diverse tipologie di fimosi: congenita, quando è presente sin dalla nascita, acquisita, a seguito di processi flogistici al glande, da infezioni batteriche genitali, da dermatite ammoniacale e a causa della ginnastica prepuziale. Si divide inoltre tra non serrata, quando avviene un parziale scoperchiamento del glande durante l’erezione e serrata.
Le cure e l’operazione
In alcuni casi la fimosi congenita non rappresenta una condizione grave, in assenza di complicanze quindi non si procede con un’operazione. Solitamente in questi casi vengono prescritte dal medico pomate a base di sostanze steroidee, associandole a pochi e delicati movimenti per scoprire il glande, senza esagerare in quanto effettuandone troppi si potrebbe incorrere nel peggioramento della condizione clinica.
Nei casi gravi, invece, bisogna intervenire quanto prima. Il primo approccio è la circoncisione o, in alternativa, l’allargamento dell’orifizio prepuziale o dall’allungamento del frenulo breve.