Quali sono i sintomi più comuni dell’ernia inguinale e come curarla.
L’ernia inguinale è una patologia che comporta la fuoriuscita di grasso o di visceri addominali attraverso un’area di debolezza della parete con la formazione di una tumefazione verso l’esterno a livello del canale inguinale. Scopriamo insieme quali sono i sintomi più comuni e come curarla.
Ernia inguinale: i sintomi più comuni
Si tratta di una condizione patologica in cui il grasso intra-addominale o una parte dell’intestino tenue, chiamato anche piccolo intestino, si insinua attraverso un punto debole nella parte inferiore dei muscoli addominali, comparendo quindi nella zona inguinale, tra l’addome e la radice della coscia.
I sintomi più comuni dell’ernia inguinale sono:
- Rigonfiamento su uno o entrambi i lati dell’inguine
- Sensazione di bruciore o di dolore
- Senso di affaticamento e pesantezza testicolare o alla gamba
- Difficoltà digestive e nello stare in piedi per molto tempo
L’ernia inguinale può comparire in qualsiasi momento della vita di un paziente, dalla prima infanzia fino all’età adulta, ed è molto più comune negli uomini che nelle donne. In genere tale disturbo tende ad aumentare di volume con il passare del tempo e l’unico approccio terapeutico risolutivo è rappresentato dall’intervento chirurgico.
Come curarla
Se c’è il pericolo di un peggioramento dell’ernia inguinale, l’unica soluzione è ricorrere ad un intervento chirurgico. Di solito l’operazione viene effettuata in regime day hospital e quando possibile anche in anestesia locale.
Si tratta dell’ernioplastica, ovvero un’incisione che permette di individuare l’ernia e di ricollocarla all’interno dell’addome. La riparazione del punto debole avviene, oggi, tramite il posizionamento di una rete protesica sagomata, non riassorbibile e biocompatibile, che viene ancorata ai muscoli e ai tendini per rinforzare la parete muscolare.
In alcuni casi si può ricorrere anche ad un altro metodo per curare l’ernia inguinale, ossia quello della chirurgia laparoscopica, eseguita in anestesia totale: attraverso piccole incisioni nel basso addome, viene inserito nel paziente un apparecchio laparoscopico (un tubo sottile con una piccola telecamera) che invia ad un monitor un’immagine ingrandita dell’interno del corpo. Il chirurgo, attraverso appositi strumenti, ripara l’ernia. Questo intervento non è consigliabile quando il soggetto ha subito altre operazioni di chirurgia addominale o pelvica.